Narrato
Parlato
Pensato
Parlato altrui
Mi trovavo sul mio letto, il sole mi illuminava il viso filtrando dalle tende, e io cominciavo piano piano a svegliarmi. Ero ancora mezzo stordito, ma in poco tempo riuscii a riprendermi. Il solo pensiero di trovarmi finalmente a Fiore dopo settimane di viaggio mi esaltava e mi faceva sentire carico già di primo mattino. I rumori dalla strada, i profumi delle botteghe da poco aperte, tutto mi era nuovo e mi esaltava. Ma non dovevo perdere la calma, quello era un girono importante e se volevo rompere totalmente i legami che c'erano tra me e la mia famiglia, dovevo assolutamente affrontare al meglio il primo giorno di accademia ed entrare a Phantom Lord. Mi preparai con molta calma vestendomi come al solito e mettendomi la mia collana portafortuna, l'appartamento in cui mi trovavo era abbastanza normale, un bagno, una stanza da letto e una cucina, e i vecchietti che mi ospitarono gratuitamente erano molto simpatici, insomma tutto sembrava girare per il meglio e la mia nuova vita a Fiore poteva ricominciare. Appena uscito di casa cominciai a stiracchiarmi e facendo un respiro profondo cominciai a correre per le strade di quella magnifica città.
Chissa come sarà l'accademia... Chissà come sarà Phantom Lord... Riuscirò a non perdermi per queste strade???Tante domande mi affliggevano in testa ma cercai di tranquillizzarmi correndo sempre più velocemente, ma cercando di urtare meno gente possibile.
Bha... Sarà meglio stare calmi, non penso che ci maltratteranno all'accademia, ahah!Dopo qualche isolato percorso, trovai l'accademia, ma fu lì che mi resi conto di essere molto in anticipo rispetto all'orario che mi attendeva.
Oh cacchio... E adesso che faccio??? Non ho per niente voglia di stare qui a girarmi i pollici per una o più ore...In quel momento mi sentii come un pesce fuor d'acqua, mi sentivo perso, mentre nella mia testa ricominciò il tornado di pensieri e domande.
E se l'accademia fosse da un altra parte??? Mi perderei di sicuro... Inoltre ho un po' di fame, mi sono dimenticato di fare colazione... Speriamo che il mio povero stomaco non cominci a lamentarsi mentre sono in classe, forse dovrei andare in un bar... Ah già, non ricordo la strada...A tutte quelle domande se ne affiancarono altre creandomi un gran mal di testa. Non sapevo cosa fare e molto probabilmente sarei impazzito da li a qualche minuto. Ma cercai di trattenermi, feci un lungo respiro e mi calmai, mentre alle mie spalle una voce rauca ma simpatica mi invitò a girarmi.
Oh! Oh! Oh! Ragazzo che piacere vederti...Quella voce aveva un non so che di familiare; era una voce da vecchietta, affiancata da un tono simpatico e allegro. Rifeci un lungo respiro, esitai per un attimo a girarmi, chissà chi poteva esserci, ma dopo qualche secondo mi girai. Davanti a me c'era quella simpatica vecchietta, che, assieme a suo marito, mi ospitò e continuava ad ospitarmi nel loro appartamento. La sua faccia era piena di rughe, aveva un colorito che cominciava ad avvicinarsi al grigiastro e i capelli erano bianchi e lucenti.
Oh! Oh! Ragazzo ma che ci fai qua????Un'altra voce si avvicinò e si affiancò a quella della vecchietta, prendendomi di sorpresa. Dalle spalle della vecchietta uscì un altro vecchietto, non chè marito dell'anziana. L'anziano, al contrario della moglie però, sembrava ancora leggermente giovane, le rughe c'erano lo stesso, ma la carnagione era leggermente più rosea, mentre un buffo berretto gli contornava la testa.
Ah! Siete voi, mi era preso un colpo... Sapete oggi è il mio primo giorno di accademia, soltanto che sono arrivato in anticipo e-All'improvviso il mio stomaco cominciò a fare rumori contorti.
E... Bhè vedo che il mio stomaco ha già parlato, eheh! Stamattina ero talmente carico che mi sono scordato di fare colazione, eheh!Cominciai a sentirmi in imbarazzo, mentre i vecchi mi osservavano con occhi serissimi. Ma all'improvviso spezzarono quella loro espressione e sorrisero ebetamete, mentre in coro dicevano:
Non preoccupartiiiii! Ti portiamo noi a fare colazioneeee!Mi sentii sempre più imbarazzato per strada, accompagnato dai due coniugi, che mi trascinavano non so dove. Ma d'improvviso guardai l'orologio, come d'istinto, e con piacere vidi che finalmente potevo entrare in accademia, riuscendo così a "scappare" dai due vecchietti.
Ehm... Oh si è fatto tardi, adesso che ci penso l'accademia inizia adesso, eheh!Il tono della mia voce aveva un non so che di strano, ma non feci caso al mio tono di voce, ma a quello dei vecchi, che come al solito dissero in coro:
Non c'è problemaaaa! Vaiii!Mi sentii come sollevato, finalmente potevo liberarmi da quell'imbarazzo ed entrare in accademia.
Fiuuuu! Il tempo è volato, parlando con quei simpatici vecchietti!Non ci volle molto per arrivare all'accademia, i portoni cominciarono finalmente ad aprirsi e mentre cercavo di controllare il mio respiro, cominciai ad avviarmi nella classe 14.
I corridoi dell'edifici erano abbastanza larghi, l'aria entrava dalle finestre e rinfrescava le classi e me. Arrivato davanti all'aula 14 feci un grande respiro.
Che strano... Prima mi sentivo più teso ma adesso sono molto più tranquillo. Che sia l'aria dell'accademia???Aprii lentamente la porta e mi trovai di fronte un'aula abbastanza piccola, con all'interno una lavagna, una cattedra e qualche banco. Notai in poco tempo la presenza di un altro ragazzo e di un foglio sulla cattedra. Mi avvicinai con calma al foglio, la tensione nell'aria sembrava essere salita ai massimi livelli, ma io rimanevo calmo e impassibile, mentre leggevo il foglio sulla cattedra. Non ci volle molto per capire che le classi non erano organizzate secondo un criterio qualsiasi, infatti, sul foglio c'era scritto di firmare, come per far capire al professore, che sembrava mancare, quali erano gli alunni di quel corso. Notai che c'era già una firma, ma la ignorai senza nemmeno cercare di leggere il nome del mio probabile compagno, e, prendendo la penna firmai:
Lion Dark Night
Scrissi con molta calma, mentre guardavo la lavagna cercando di leggere quel messaggio quasi indecifrabile:
Torno Subito!
Leggete il foglio sulla cattedra e firmate.
Sensei.
Bha... Già questo inizio non mi piace...Mentre mi avvicinavo al mio banco ero abbastanza teso, anche se in precedenza ero tranquillo, ma dopo essermi seduto tornai calmo e tranquillo.
Edited by †Lambozzo† - 28/11/2010, 17:39